





Il saggio analizza sinotticamente il romanzo di Carlo Cassola ed il film di Luigi Comencini, notando come quella che in superficie sembrerebbe essere una storia di assoluta fedeltà del regista nei confronti della scrittura del romanziere si configuri, in realtà, come una reinterpretazione che, se da un lato conferma le linee evolutive della poetica del cineasta, dall’altro manifesta pure dell’accoglimento, da parte di questi, di particolari sollecitazioni provenienti dalla società, in primo luogo a proposito dell’emancipazione femminile.
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